L’esperienza
Douane Michals, Chance meeting, 1970

Entriamo nel MΔiQ
Gli occhi degli abitanti di via Roma, provenienti ormai da molti luoghi distanti tra loro e anche dalla storia moderna dei luoghi, diventano lo sguardo interno/esterno che incrocia quello del visitatore. La comunità vivente è dinamica. La tradizione è innovazione di successo. La tradizione è in corso, come l’innovazione.
Lo stigma legato alla fama negativa della zona cittadina è esso stesso punto di partenza per un processo che riporti la via e i dintorni su un binario di sviluppo sostenibile e di interesse cittadino, evitando però la deriva opposta della gentryfication. Il MΔiQ è riprodotto e rinnovato continuamente dagli attuali abitanti del quartiere, da chi lo visita, da chi vuole lasciare un suo apporto transitorio.
Le porte e l’esperienza del MΔiQ
Gli occhi sono le porte, i QR code viventi verso il museo. E il Museo Dinamico di Quartiere è ovunque e in nessun posto, cambia pelle e visceri continuamente, poiché la sua virtualità è messaggio. MΔiQ si trova, non si visita. Si incontra, non si fruisce.
L’accesso ai contenuti è light, quick, on/off, serial, social, cheap, plug in, selfinstalling…… tutte le parole del consumo! MΔiQ non è un QdiM, ma nemmeno il suo opposto.
Il MΔiQ nasce dalla fotografia, da lì parte e si evolve, come il quartiere sta facendo. E il MΔiQ lo segue. Ogni foto inquadra e fissa. E allo stesso tempo, non inquadra, non registra, non dice. Ferma un flusso e ne attiva altri, oltre gli occhi dello spettatore. “Quando guardi le mie fotografie, stai guardando i miei pensieri” (Duane Michals). La fotografia come storytelling.
Lo spettatore si trova quindi costretto a usare la sua immaginazione e la sua cultura per colmare le lacune di informazioni presenti nelle immagini, nei contenuti diversi, e completare la storia che raccontano.
Gli occhi sulla via
Gli access point QRcode ai web server che compongono la struttura del MΔiQ si trovano nell’iride spalancato degli occhi degli abitanti del quartiere, esposti ingigantiti sulla pubblica via. Letteralmente, per accedere al MΔiQ occorre guardarli negli occhi. E lasciarsi guardare.
